Ciro Vitiello ha un nome ed un cognome che a Torre del Greco, dove è nato il centrale della Juniores del Sorrento, hanno significato tanto. Ciro Vitiello era una icona della difesa corallina, il suo omonimo si avvia a diventare un calciatore importante.

Ciro, come e dove hai iniziato a giocare a calcio?
“Ovviamente ho iniziato proprio a casa, precisamente nella scuola calcio Oliviero di Torre del Greco, sognando di imitare Sergio Ramos. Sono stato precoce ed a dieci anni ero già del Napoli, sono rimasto lì tre stagioni ed a tredici anni ero alla Casertana, altri tre anni lì e poi quest’estate il trasferimento al Sorrento poiché i falchetti non si sono iscritti al campionato di C e noi giovani che avremmo dovuto fare la Primavera siamo rimasti un po’ spiazzati”

Non è stata una estate facile, come l’hai affrontata?
“In effetti, lo scorso anno con mister Platone avevano fatto bene e speravamo con quel gruppo di proseguire l’avventura in Primavera, anche per questo sono stato tra gli ultimi ad arrivare al Sorrento però debbo dire che qui mi sono sentito immediatamente a casa. Il feeling che si è creato sin dal primo momento con la società, l’allenatore ed i compagni mi ha permesso di inserirmi bene e in fretta”.

Come stai trovando il campionato Juniores nazionale?
“Sono sincero, non mi aspettavo un livello così alto. Anzi, ero abbastanza convinto che avremmo trovato avversarie poco propositive ed invece mi sono ricreduto perché il campionato è davvero competitivo. Questo ci rende ulteriormente merito per quanto stiamo dimostrando”

Che sensazioni ti trasmette questa Juniores così coesa?
“Siamo davvero un bel gruppo, sono contento sia a livello di squadra per le prestazioni che stiamo fornendo che a livello personale per il mio rendimento”

Sono arrivate anche le prime convocazioni in prima squadra, cosa hai provato?
“Sono felice della fiducia che avverto da parte dello staff tecnico di mister Cioffi e del modo in cui mi hanno accolto i grandi, mi auguro di poter crescere sempre di più all’interno di questo club”.