Verso Sorrento-Cervinara, il capitano caudino Simone Cioffi: “Non ci siamo posti alcun obiettivo a lungo termine. Salvezza il prima possibile, poi ci prenderemo le nostre soddisfazioni”

Ormai ci siamo. Mancano poco più di 24 ore alla sfida al vertice tra Sorrento e Cervinara, e per la squadra caudina sarà un banco di prova importante al cospetto di una tra le principali candidate al salto di categoria. L’Audax Cervinara è una matricola terribile, principale rivelazione di questo avvio di stagione con un ruolino di marcia importante fatto di 5 vittorie e 2 pari in 7 gare. Seconda miglior difesa del girone che sarà messa a dura prova dalle bocche da fuoco del Sorrento, unica squadra ad aver vinto tutte le gare disputate davanti al proprio pubblico. Per analizzare come nascono i recenti successi dell’Audax Cervinara è intervenuto il capitano della compagine caudina Simone Cioffi, tra i protagonisti del ritorno nella massima categoria dilettantistica regionale.

Una cavalcata lunga ed estenuante che ha portato il Cervinara dopo 10 anni nuovamente in Eccellenza. Un campionato concluso a pari punti con il Paolisi e deciso dallo spareggio vinto per 2-1 sul neutro di Marcianise. Quali emozioni hai provato, vedendo anche i festeggiamenti di una piazza calda che ha fame di calcio?

“Dello scorso anno ho dei ricordi bellissimi che mi porterò dietro per tutta la vita. Ricordo che mancavano una decina di giornate ed eravamo 10 punti sotto al Paolisi, mentre alla fine del campionato siamo arrivati a pari punti giocandoci tutto nello spareggio che alla fine abbiamo vinto meritatamente. Quel giorno tutta la città di Cervinara si è unita alla squadra, infatti c’erano circa 1.200 tifosi al nostro seguito ed è stato uno spettacolo bellissimo. Le emozioni che ho provato quel giorno sono indescrivibili perché Cervinara merita, come minimo, il massimo campionato regionale”.

Una squadra che vuole continuare a stupire: primo posto in coabitazione con l’Ebolitana e miglior attacco (13) a pari merito con il Sorrento. Ti aspettavi un avvio così forte e dove credi possa arrivare la tua squadra?

“Sinceramente parlando, non mi aspettavo un inizio del genere. Sapevo che partire bene in questi campionati è molto importante, ma non pensiamo minimamente di poterci confrontare con Ebolitana e Sorrento perché sono squadre allestite per vincere il campionato. Il nostro obiettivo è invece quello di raggiungere la salvezza il prima possibile, e poi prenderci qualche soddisfazione. A fine campionato sarà poi tempo di tirare le somme”.

Il match della scorsa settimana contro la Battipagliese ha visto il Cervinara perdere per squalifica due pedine importanti come Zerillo e Spasiano. Quanto potranno pesare queste assenze in vista del big-match di Sorrento?

“Le assenze di Zerillo e Spasiano per noi pesano tanto, visto che abbiamo una rosa molto ristretta. Tuttavia sabato giocheremo la nostra partita e chi verrà chiamato in causa sarà sicuramente all’altezza della situazione”.

Match che promette scintille. Il Sorrento è l’unica squadra che finora ha sempre vinto tra le mura amiche e viaggia con una media di quasi 3 reti a partita. Dall’altra parte un Cervinara ancora imbattuto, e che in trasferta ha subito soltanto 1 rete in quel di Nola. Che partita ti aspetti?

“Per come è stato costruito, credo che il Sorrento cercherà di fare la partita ma troverà di fronte una squadra con tanta fame e voglia di crescere, soprattutto in questo tipo di partite. Sarà sicuramente una partita spettacolare”.

Una gara che si ripeterà più volte in pochissimo tempo, visto che Sorrento e Cervinara si sfideranno il 2 e 16 novembre anche per gli ottavi di Coppa Italia. Dopo aver superato l’esame Nola ed essere usciti indenni dal match contro la Battipagliese nonostante una doppia inferiorità numerica, si può dire che queste gare potranno costituire un ulteriore banco di prova per capire quali possono essere le reali ambizioni del Cervinara?

“Ci sfideremo più volte in poco tempo, ma credo che per entrambi la partita che conta di più sia quella di campionato. Per noi la gara di domenica scorsa contro la Battipagliese è stata un’ulteriore prova di forza perché giocare per 60 minuti in 10 uomini senza concedere campo a un tale avversario è stato molto importante. Non ci siamo posti alcun obiettivo a lungo termine, siamo abituati a fare un passo alla volta e poi a fine campionato tireremo le somme”.  

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